COMUNICATO STAMPA UMBRIA MARATHON 2016
CONOSCIAMO I LUOGHI DEL
CIRCUITO
Eccoci al secondo appuntamento
che ci porterà a conoscere un altro dei bellissimi posti dove avrà luogo
un'altra manifestazione del Circuito Umbria Marathon 2016.
IL SECONDO APPUNTAMENTO
La seconda gara del circuito si
svolgerà il 10 aprile a San Gemini in provincia di Terni, una delle gare
storiche del fuoristrada umbro, la GRAN FONDO ANTICA CARSULAE, intitolata al
grande Luigi Alpini, uno dei fondatori dell’ASD La Base, società organizzatrice
della manifestazione che fa capo al Presidente Giancarlo Cesaretti. La gara
quest’anno new entry dell’Umbria Marathon, fa parte anche de “ I Sentieri del
Sole e dei Sapori” , un altro grande circuito che vede il suo svolgimento in 6
regioni del centro-italia, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio e
naturalmente Umbria.
Ma dei particolari parleremo all'avvicinarsi del 10 aprile, ora scopriamo Sangemini...
CENNI STORICI
San
Gemini, ora annoverato tra “I Borghi più belli d’italia”, era un originario
borgo preromano denominato Casventum in epoca romana, assunse poi l'odierno
nome nel IX secolo, quando un monaco di nome Gemine, proveniente dalla Siria,
vi cominciò a predicare, istruendo e beneficando a tal punto da far designare
la cittadina come la città di "Santo Gemine".
Grazie alla politica Papale, soprattutto con Innocenzo III,
intenzionato a riportare le terre umbre sotto l’effettivo dominio della Chiesa,
San Gemini assurse poi al rango di "Libero Comune".
I secoli che seguirono, durante tutto il basso Medioevo, furono
alquanto tormentati per la cittadina, trovandosi spesso al centro di lotte tra
le avverse fazioni di Guelfi e Ghibellini, alleata o nemica, a seconda degli
interessi del momento, di Comuni quali Narni, Terni, Todi, Spoleto ecc.
Più volte rischio' di perdere la sua autonomia, che difese
strenuamente, con l’ aiuto della Chiesa, fino all’ anno 1530 quando Clemente
VII cedette San Gemini in feudo agli Orsini, che nel 1720 lo vendettero al
Principe Politola di Santacroce. Il feudo decadde nell’ anno 1817 con la
rinuncia della famiglia Santacroce.
Successivamente la cittadina figura appartenente alla provincia di Spoleto e sotto il comune di residenza governativa di Terni.
Successivamente la cittadina figura appartenente alla provincia di Spoleto e sotto il comune di residenza governativa di Terni.
Dal 1889 lo sfruttamento industriale delle acque minerali lo renderà
famosa in tutto il mondo.
DA VISITARE
Tante le cose
da vedere in questa cittadina umbra, Piazza San Francesco, la più grande della
città, è dominata dalla mole turrita del Palazzo Canova, testimonianza del
lungo soggiorno in San Gemini del grande scultore. Numerosi altri resti
storici, come la raccolta cappella di Santa Maria de Incertis e le chiese di
Santa Maria Maddalena e Santo Stefano, e bellezze architettoniche come
torrioni, case-torri, scalinate, arcate, bastioni, ponticelli di sostegno,
severi edifici, nonché la vicinanza con i resti della bella città
romana di Carsulae e con le Terme le cui acque
portano il suo nome, concorrono a rendere San Gemini pari ad un gioiello che
riempie di meraviglia e di ammirazione il visitatore che si addentra nelle sue
viuzze e ne scopre gradatamente le varie sfaccettature.
Sicuramente
da non perdere è la grande GIOSTRA DELL’ARME, grande manifestazione che dall’ultimo sabato di settembre
alla seconda domenica di ottobre fa rivive il clima e l’atmosfera medioevale
attraverso le rievocazioni storiche in onore del Patrono Santo Gemini che cade
il 9 ottobre.
La città si
veste dei colori delle bandiere che i due Rioni, Rocca e Piazza, affiggono alle
finestre, riaprono le antiche botteghe, le mostre, le taverne con i piatti
tipici, i cortei e le manifestazioni storiche, animano le vie e fanno rivivere
la vita quotidiana ed istituzionale delle antiche famiglie nobili della città.La
giostra, torneo equestre nel quale tre cavalieri per Rione si sfidano al
galoppo nella presa dell'anello e nel lancio del giavellotto sullo scudo
gentilizio, chiude i festeggiamenti la domenica successiva al 9 ottobre,
assegnando il Palio d’argento al Rione vincitore.
Bene a questo
punto non ci resta che augurarvi buon divertimento in compagnia delle bellezze
del posto.
C.O.
Umbria Marathon
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