venerdì 19 febbraio 2016

UMBRIA MARATHON 2016



COMUNICATO STAMPA UMBRIA MARATHON 2016

CONOSCIAMO I LUOGHI DEL CIRCUITO
Siamo al quarto appuntamento, sempre nella provincia di Perugia per visitare un territorio nuovo essendo la manifestazione per il primo anno all’interno del Circuito Umbria Marathon.
 IL QUARTO APPUNTAMENTO
La quarta gara del circuito è la GRAN FONDO BASSA VADICHIANA, seconda new entry del circuito che si svolge nella frazione di Ponticelli a Città della Pieve (PG) il 29 maggio 2016, la manifestazione alla sua terza edizione, anche se giovanissima, si è già distinta come appuntamento irrinunciabile per gli appassionati delle ruote grasse.
Organizzazione a cura  dell’ Associazione Turistica Pro Loco di Ponticelli, e dai ragazzi della ASD LARIS BIKE, gruppo nato non più tardi di qualche mese fa, e che prende Il nome, dal recente ritrovamento sul  territorio di una tomba etrusca dove è scolpito in scrittura destrorsa il nome “Laris”.
 CENNI STORICI
Ponticelli è una  frazione di Città della Pieve, situata a circa 6 km dalla cittadina umbra che domina la Valdichiana e il Lago Trasimeno, al confine tra Umbria e Toscana.
Patria di Pietro Vannucci detto “Il Perugino” (1450 ca. – 1523) uno dei più importanti pittori del Rinascimento italiano, il maestro di Raffaello. La città conserva alcune tra le sue opere più importanti come L’Adorazione dei Magi dell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, Il Battesimo di Cristo della Cattedrale, La Deposizione dalla Croce del Museo civico diocesano di Santa Maria dei Servi.
Il primo nucleo urbano nasce intorno al sec. VII d.C. come postazione fortificata della Tuscia longobarda in avvistamento di Perugia bizantina. Fuori del castrum, situato presso l’odierna via Manni chiamata un tempo non a caso via Lombardia, veniva poi edificata una Pieve, chiesa con funzioni battesimali dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, martiri di Milano e quindi della “Longobardia”. La Pieve assolve alla funzione di assorbimento delle ultime “schegge” di paganesimo secondo un procedimento diffuso in tutta la Tuscia: gli individui che entrano nella chiesa per diventare cristiani si riconoscono anche come comunità sul piano civile. Si crea quindi un borgo intorno alla Pieve che verso il sec. XI viene compreso all’interno di una cinta muraria: si forma così il “Castello della Pieve”, antico nome della città. Il centro originario si ingrandisce per il progressivo impaludamento della Valdichiana: la popolazione della valle tende a salire in alto. Castel della Pieve si sviluppa anche per essere situata lungo la Via dell’Alpe di Serra, che da Forlì sulla Via Emilia, raggiunge Montefiascone sulla Via Cassia. Inoltre la città è collegata da numerosi percorsi alla Via Francigena, strada di scambi internazionali, situata ad occidente a circa 30 km di distanza. Fuori le mura, a partire dalla metà del sec. XIII, si collocano gli insediamenti degli Ordini Monastici: Sant’Agostino, San Francesco, Santa Maria dei Servi, Santa Lucia. Numerose le opere pittoriche di Scuola senese, tra tutte, il gotico affresco raffigurante “La Crocifissione” di Jacopo di Mino del Pellicciaio, seguace di Ambrogio e Pietro Lorenzetti e di Simone Martini, situato nella parete di fondo dell’Oratorio di San Bartolomeo, adiacente all’insediamento dei Francescani Conventuali dove probabilmente alloggiò il Papa francese Martino IV.
 Nel 1569 venivano fondati il Monte di Pietà ed il Monte Frumentario. Intorno al 1568 nasceva da Nicolò Circignani, Antonio, anche lui soprannominato “Il Pomarancio”, che lascerà numerose opere nella sua patria (in Cattedrale, a San Francesco, nella Sagrestia di Santa Maria dei Bianchi). Tra i sec. XVI e XVII si annovera la presenza di altri artisti, quali il pittore perugino Alessandro Brunelli, i pittori orvietani Cesare Nebbia e Ferdinando Sermei. Da quest’ultimo nasceva nel 1579 Cesare Sermei, che operò soprattutto ad Assisi.
Anche sotto il profilo letterario la città era un centro di una certa importanza: nasceva infatti nel 1609 Francesco Melosio, famoso per le sue liriche burlesche e per le sue tragedie, animatore del circolo culturale di Cristina di Svezia a Roma, nel sec. XIX nascevano a Città della Pieve due insigni studiosi: Antonio Verri (1839-1925), geologo e ingegnere idraulico e Icilio Vanni (1855-1903), filosofo e sociologo di cultura liberale e positivista.
 DA VISITARE

Anche qui tante le bellezze artistiche da ammirare, la Cattedrale S. Gervasio e S. Protasio, la cui  prima costruzione risale al sec. VIII d.C. Successivamente viene ricostruita con accenni decorativi di gusto gotico nel sec. XIII, Palazzo della Corgna è la più importante tra le dimore signorili di Città della Pieve. La sua ubicazione, di fronte alla Chiesa Cattedrale, è significativa anche dal punto di vista urbanistico in quanto situata all’incrocio delle strade direttrici della città, poi la chiesa di S. Agostino, la chiesa di S. Pietro, i musei Civico-Diocesano e quello di Storia Naturale e del territorio Antonio Verri e tante altre bellezze da visitare .

Appuntamento sicuramente da non  perdere è il Palio dei terzieri, manifestazione storica che si svolge in due date, il 15 agosto con “Il Lancio della Sfida”  e il 23 agosto con il “Corteo Storico e Caccia al Toro”.

Direi che c’è più di un motivo per non mancare all’appuntamento del 29 maggio, per godersi storia e sport a Ponticelli.
C.O.
Umbria Marathon

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